3.4.12

De Gregori Killer / vol. 1




Ultimamente mi commuovo come una bambina. Non è colpa mia, è che invecchio, anche se di poco, ogni giorno, da un po' di tempo a questa parte.
Prendiamo De Gregori per esempio: perchè mi fa piangere?
Quando ero bambino c'era una sua cassetta nella macchina di mio padre. "** ******* * ** ********", una registrazione di una tournè del 19**.
La si ascoltava pressochè sempre, in macchina e questo fa di De Gregori la colonna sonora dei miei primi rutilanti anni delle elementari.
Delle elementari si, e non delle medie o delle superiori, perchè la cassetta a un certo punto sparì dalla macchina e rimase in qualche angolo di casa per molti anni.
Fu per un caso che la cassetta in questione tornò a viaggiare su ruote, e fu un caso, forse, che fosse tornata proprio nel corso della passione amorosa più devastante della mia vita.

Era il 2*** e stavo con Ramona, quella che allora consideravo la ragazza più bella del mondo e nei numerosi giri che facevamo con il piccolo catorcio che guidavo, De Gregori era quasi sempre nell'autoradio. Non so se mi spiego, quelle canzoni malinconiche, di amori finiti, di storie tristi, di melodie dolcissime, facevano da sottofondo ai miei dialoghi con la ragazza più angelicata della storia nella relazione più coinvolgente che avessi mai provato! Una sorta di dolby sorround delle emozioni.
Una cosa che non auguro a nessuno.

Non pago di questo, il destino volle che anche Ramona, da bambina avesse ascoltato quella stessa cassetta per via dei genitori.
Ricordo di una notte, verso ottobre, ad ascoltare De Gregori con la macchina ferma in un parcheggio del mio paese di provincia. La pioggia scivolava piano sui vetri e lei disse: "Mi piace tanto questa canzone: è così triste".
Era "Buonanotte fiorellino", accidenti! Sarà possibile? "Buonanotte fiorellino"!
De gregori, tu volevi uccidermi già allora e io non me ne accorgevo neanche.

E' chiaro come andò a finire quella storia, non sto manco a dirvelo, ma so che con l'arrivo della macchina nuova, un anno dopo, la piccola scatoletta con cui passavo a prendere Ramona fu condannata a morte tramite demolizione e la cassetta di De Gregori, spodestata dal suo piedistallo, finì nuovamente in qualche anfratto polveroso di casa, dove tuttora si trova dispersa.
A volte per evitare che Cartagine rinasca ci vuole una soluzione dura.
In seguito, e con un buon ritardo cominciai ad ascoltare anche gli altri dischi di De Gregori, dischi fantastici e tutto questo mentre i miei amici cadevano ad uno ad uno sotto i colpi di scure di amori idealizzati finiti male a causa del fottuto Francesco De Gregori.
E tuttavia, ancora non sapevo che i colpi peggiori me li avrebbe riservati in futuro...

CONTINUA

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